Fashion| Christian Dior Autunno/Inverno 2016/17 RTW
Lucie Meier e Serge Tuffieux, team creativo della maison Christian Dior, dopo la (a mio avviso) deludente collezione haute couture primavera- estate 2016, nella quale palesava evidente lo spirito di Raf Simons, hanno reso omaggio alle forme del New Look, attraverso una serie di little black dress impreziositi da ruches ed inserti, con la celebrazione della Bar Jacket, la classica giacca a corolla, negli eleganti tailleur. In attesa del designer ufficiale, i due giovani stilisti, hanno puntato su rigorosi cappottini dallo stile retrò, facili da indossare, mescolando heritage (animalier, fiori, ricami), innovazioni recenti (i toni freddi, gli scolli asimmetrici e le incrostazioni preziose di Simons) e (molto poco) stile personale.Se il merito o il difetto, dipende dai punti di vista, sembra quello di non avere stabilito uno stile proprio (forse su richiesta appunto della casa francese), la cosa certa è che la collezione sarà un successo dal punto di vista commerciale, per la vestibilità e semplicità delle silhouette.La collezione Dior per il prossimo autunno-inverno, punta sui particolari, servendosi della grazia dei tessuti e delle applicazioni preziose, che movimentano il gioco visivo degli abiti quasi troppo bon-ton.Le gonne sono tutte a matita sotto il ginocchio proposte in colori e tessuti diversi, si abbinano a giacche avvitate o a maglioni aderenti con maniche ampie, a proposito di ispirazioni, allego un'immagine con pullover dalla foggia molto simile, datato 1895. Molto nero, declinato in differenti materiali, movimentato dall'effetto opaco-brillante, alla ricerca di quell'essenza della femminilità che Monsier Dior ha ricercato fin dal 1947.Completano il tutto le piccole borse con maxi tracolla, gli stivaletti allacciati nelle due versioni, flat o dal tacco alto, tanti anelli alle dita, l'orecchio pieno di orecchini diversi, così come il rossetto scuro sulle labbra, sono dettagli che non passano inosservati.Tutto suona, scusate il gioco di parole, come una melodiosa (troppo?) sinfonia, dove tutti gli strumenti perfettamente accordati, dove tutte le note appositamente accostate, non riescono secondo me ad essere soavi, come dovrebbero.