Tendenze moda estate 2014| Potere al colore
Chanel, Spring/Summer 2014
Mi sembra ancora di sentire il profumo (perché di profumo si tratta), dei pastelli che mi regalavano da piccola. Mi rendo conto di essere stata una privilegiata, perché mentre le mie compagne avevano la classica confezione di Giotto (della Fila, con giovane pittore intento a disegnare un agnellino su una pietra), io puntualmente ricevevo da S.Nicolò (il mio risiedeva in Germania), mega scatole da 100 pezzi di pastelli dalle tonalità più inusuali, che usavo con parsimonia (ne conservo ancora qualcuno), dopo aver provato su appositi cartoncini. Quando dunque ho visto la sfilata di Chanel per l'estate 2014, con i test-colore, e le piccole pennellate ordinatamente disposte, sono ritornata indietro nel tempo (ma non molto, visto che è tutt'ora mia abitudine fare lo stesso con i miei adorati Caran d'Ache Prismalo). Il colore è comunque una componente fondamentale della percezione visiva, ed è proprio grazie al colore e alla capacità di creare suggestioni, che l'occhio trasmette particolari segnali agli altri sensi. Da sempre parte del nostro mondo, i colori, sono grandi comunicatori visivi, che trasmettono idee, emozioni, rispecchiando spesso le diverse culture che ci circondano.
Che il mondo dell'arte abbia da sempre ispirato le creazioni dei designer, non è un mistero, che per questa estate 2014 la tendenza sia più evidente che mai, nemmeno. Protagoniste sono le pennellate (nel vero senso della parola) di colore, dall'alta moda al ready-to-wear, ma anche campioni-colore, ovvero piccoli pezzettini di tessuto in diverse tonalità,vernici spray, stampe grafiche e geometriche, diventano il pretesto per testare nuove nuances. Spazio alla sperimentazione cromatica, non sempre si tratta di fantasie caotiche, ma spesso di precise pennellate di colore incasellate secondo una scala tonale che separa ordinatamente la palette fredda da quella calda, fino a quella pallida. La passerella di JC De Castelbajac, ospita long dress imbrattati di colore come murales, quella di Disegual tubini graffitari e chemisier scarabocchiati a regola d'arte, da Céline esplodono pennellate cartoon per uno stile da fashion-writer. Si ispirano ai dipinti di Pollock e alla sua corrente artistica, con colori "sgocciolati" su giacche e completi pantaloni senza sbavature di Giorgio Armani, art-painting su tailleur composti da giacca e gonna (Proenza Schouler), come tele macchiate di vernice fresca ( Jil Sander). C'è anche chi, come Jonathan Saunders punta su grandi campi di colore a contrasto realizzati con tessuti di consistenze differenti. Gli stilisti sono dunque i nuovi pittori contemporanei? Certamente con i loro occhi avant-garde, danno vita ad una nuova visione che corrisponde alla loro concezione della realtà, o di futuro prossimo.
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