Fashion story|Charles James in mostra al Met di New York
Set fotografico, abiti di Charles James, 1948. Courtesy of . Fotografia di Cecil Beaton, Beaton / Vogue / Condé Nast Archive. Copyright © Condé Nast.
Diventato famoso nei primi anni '40 Charles James, è stato il primo couturier made in Usa, che vestì non solo ereditiere e socialite, ma donne del calibro di Elsa Schiapparelli (alla quale fece pagare ogni abito) e Coco Chanel (alla quale regalò tutto). Ispirato dal movimento artistico surrealista, creò abiti che sembravano scolpiti, con la vita molto stretta, in modo da evidenziare i fianchi, grazie a tagli complessi, e all'uso di tessuti diversi, mescolava infatti il velluto con il raso, e la seta e crêpe. Soprannominato all'epoca "l'architetto della moda"(stesso nome attribuito anni dopo anche a Gianfranco Ferrè per la costruzione dei suoi abiti), per Christobal Balenciaga era "un mestro di taglio e cucito", per Christian Dior era "il poeta". le sue creazioni, soprattutto abiti da ballo, erano sculture realizzate con precisione matematica dagli originali nomi: "Butterfly", "Tree", "Swan", "Diamond".
"Charles James: Beyond Fashion", è il titolo della mostra che il Met di New York gli dedica dall'8 maggio al 10 agosto. Un tributo ad un artista morto a New York nel 1978 a settant'anni, e a cento di suoi modelli più famosi, insieme a bozzetti, disegni e fotografie, come quella scattata nel 1948 da Cecil Beaton per Vogue, considerata tra le immagini più belle di tutta la moda di Charles James.
Credit: Vogue
La foto scattata nel 1948 da Cecil Beaton, con meravigliose modelle che indossano abiti in raso color pastello, è diventata l'ispirazione per uno scatto di Tim Walker, del numero di Vogue del mese di maggio. Protagoniste le modelle Grace Mahary, Maja Salamon, Ola Rudnicka, Codie Young, Esmeralda Seay-Rynolds, Nastya Sten, Sasha Luss, Alexandra Kivimaki, Alice Cornish e Fei Fei Sun, che appare nel maggio 2014 numero di maggio di Vogue US.Maja, Ola e Esmerelda, indossano abiti di carta e gioielli creati da Rhea Thierstein.