Missoni: 60 anni di zig zag e colori
Nel 1953, inizia l'avventura Missoni, grazie al magico incontro tra Ottavio (detto Tai) e Rosita Jelmini, che si erano conosciuti nel 1948, in occasione delle Olimpiadi di Londra, dove lui era in finale dei 400 ostacoli. La giovane coppia apre il primo
laboratorio di maglieria, nel seminterrato della loro nuova abitazione. I primi capi firmati Milano-Simpathy, vengono venduti dalla boutique Biki di Milano, poi alla Rinascente, mentre la nascita dell' etichetta Missoni risale al 1958. Nel 1967 il debutto a Palazzo Pitti, con una collezione di maglieria ultrasottile, denominata "nude look", da quel momento in poi la strada è tutta in ascesa. Lo stilista diventa simbolo dell'eccellenza della moda italiana, leader dello stilismo mondiale nel settore maglieria, che ha completamente rivoluzionato in senso creativo e innovativo, con uno spiccato, inconfondibile, vibrante senso del colore. "Put together", così Ottavio Missoni spiegava agli americani la tecnica di accostare in maniera del tutto nuova ed inusuale, fantasie di punti e colori, assieme al patchwork, le righe colorate, lo zig-zag bianco e nero ed arcobaleno. Ci saranno anche le greche, le reti, gli scozzesi, e i motivi derivati dal folclore, in particolare i disegni astratti del mondo africano, poi le lane cotte, i tweed, le maglie-pelliccia. (Parte prima)
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