Tendenza moda: primavera in fiore

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 Moschino

Se la primavera si associa al risveglio della natura (assai tardivo quest'anno!), il fiore, rappresenta il simbolo principe di questa rinascita. La moda della primavera 2013, ancora una volta si trasforma in un giardino, atto ad ospitare le specie floreali più diverse, ma con un'allure più nuova e fresca. Addio romantiche roselline e delicate margherite, i nuovi fiori sono grafici, stilizzati, di forte impatto visivo, e per niente leziosi. Applicati, intarsiati, ricamati o stampati in forme grafiche e sobrie molto dettagliate, altre volte dai tratti tondeggianti, quasi infantili.

Maurizio PecoraroMaurizio Pecoraro

Zantedeschie a gruppi di tre, nei toni del blu e del porpora, si posano elegantemente sugli orli o sulla spalla di abiti e spolverini color sabbia, mentre per le più grintose ci sono completi con shorts e top dove gli stessi fiori si illuminano grazie all'applicazione di paillettes (Maurizio Pecoraro).

Bottega VenetaBottega VenetaBlugirlBlugirlAntonio MarrasAntonio MarrasPradaPradaPradaPrada, detailsDiorDiorChristian DiorChristian Dior

Come ad esempio da Prada che si distingue per una collezione di ispirazione nipponica, per una donna severamente giocosa, con mini abiti dalle maniche tre quarti, soprabiti e stole ravvivati da fiori stilizzati a cinque petali, che spuntano anche su borsette ed occhiali, mentre i tabi in morbidissima pelle, sono ingentiliti da fiocchetti. Zantedeschie a gruppi di tre, nei toni del blu e del porpora, si posano elegantemente sugli orli o sulla spalla di abiti e spolverini color sabbia, mentre per le più grintosi ci sono completi con shorts e top dove gli stessi fiori si illuminano grazie all'applicazione di paillettes (Maurizio Pecoraro). Da Moschino, i vestiti di chiara ispirazione anni sessanta, hanno maniche che sfiorano il gomito o larghe spalline, ed ospitano come una fantastica serra, le specie più diverse di fiori, che come per magia si "animano" diventando tridimensionali grazie a paillettes e perline che ne riprendono le forme e i colori stampati. Fantasie anni quaranta da Bottega Veneta, dove gentili motivi floreali ordinatamente disposti, ravvivano abiti dalle linee essenziali, trattenuti in vita da sottili cinture con applicazioni di farfalle. Da Dior, il direttore creativo Raf Simons ha costruito un microclima di pura haute couture, un percorso di siepi ed alberi spogli dove splendide ed eteree modelle sfilano indossando corti bustier con papaveri, che spiccano su semplici pantaloni neri e soprabiti rossi, abiti ballon con ramages e applicazioni di fiorellini multicolore. Per la sera sono splendidi gli abiti con aderenti maglie nere a maniche lunghe e maxi gonne in tessuto cangiante che ospitano stilizzate rose rosa o fiori nei toni del blu e zafferano, perfettamente in linea con lo stile anni cinquanta della maison francese.

Credits: Vogue.itenglish version">

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